COME FOLGORE DAL CIELO….COME NEMBO DI TEMPESTA!
Cuori d’acciaio all’erta: il cielo è una pedana, tra poco, nell’offerta noi piomberemo giù. Pugnale e bombe a mano, viatico di morte, e l’ansia della sorte non sentiremo più. Aggancia la fune di vincolo, spalanca nel vento la botola, assumi la forma di un angelo, e via pel tuo nuovo destin! Come folgore dal cielo canta il motto della gloria. Come nembo di tempesta precediamo la vittoria. Un urlo di sirena: fuori! Fuori! E giù dall’infinito sul nemico più agguerrito per distruggere o morir, per distruggere o morir. Passa pei cieli un canto, un canto di vittoria: i figli della gloria in alto vanno ancor. E pronti alla battaglia, col cuore sempre all’erta ripeteran l’offerta con impetuoso ardor. Aggancia la fune di vincolo, spalanca nel vento la botola, assumi la forma di un angelo, e via pel tuo nuovo destin! Come folgore dal cielo canta il motto della gloria. Come nembo di tempesta precediamo la vittoria. Un urlo di sirena: fuori! Fuori! E giù dall’infinito sul nemico più agguerrito per distruggere o morir, per distruggere o morir. L’occhio nemico scruta: son nuvole che vanno…
ma, poi che il vento muta, li vedi: già son qui! E gli angeli di guerra, pugnale in mezzo ai denti, in uno contro venti, si battono così. Aggancia la fune di vincolo, spalanca nel vento la botola, assumi la forma di un angelo, e via pel tuo nuovo destin! Come folgore dal cielo canta il motto della gloria. Come nembo di tempesta precediamo la vittoria. Un urlo di sirena: fuori! Fuori! E giù dall’infinito sul nemico più agguerrito per distruggere o morir, per distruggere o morir. Sganciato ogni corpo dai vincoli, racchiusi in quadrato fermissimo, il piombo nemico si sgretola: nessuno di noi cederà! Come folgore dal cielo canta il motto della gloria. Come nembo di tempesta precediamo la vittoria. Un urlo di sirena: fuori! Fuori! E giù dall’infinito sul nemico più agguerrito per distruggere o morir, per distruggere o morir.
PRANZO DI NATALE DELLA REDAZIONE DEL CORRIERE DI LUCCA E VERSILIA
Letizia Tassinari
12 DICEMBRE 2008: L’ONDA ANOMALA SFILA ANCORA NELLE STRADE DI VIAREGGIO
Letizia Tassinari
GHIACCIO SULLA PASSERRELLA, CHIUSA AI PEDONI
Un ‘ondata di gelo polare ha avvolto la città ieri mattina, fino almeno a dopo le dieci.
La passerella pedonale per attraversare il canale Burlamacca è stata chiusa a causa di una lastra di ghiaccio spessa almeno due centimentri che solo in tarda mattina, complice il sole, si è sciolta.
Verso mezzogiorno, attirati dal bel tempo, in molti si sono riversati sulla passeggiata a mare e sul lungo molo, affollando i banchi di pesce dei pescatori.
Letizia Tassinari
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